Il Cdm del 16 ottobre ha approvato la Manovra 2024 contenente una serie di misure per complessivi 24 miliardi, frutto di quasi 16 miliardi di extragettito e per il resto di tagli di spese.
Di primaria importanza, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, è stato approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e il bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026 nonché l’aggiornamento del Documento programmatico di bilancio (DPB). Gli elementi principali in dettaglio sono:
- Irpef: si prevede una riduzione a tre degli scaglioni di reddito e delle corrispondenti aliquote progressive di tassazione del reddito delle persone fisiche:
o 23 % per i redditi fino a 28.000 euro;
o 35 % per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
o 43 % per i redditi che superano 50.000 euro.
- Taglio del cuneo fiscale: 10 miliardi sono destinati al rinnovo nel 2024 del taglio del cuneo fiscale-contributivo (7% per i redditi fino a 25 mila euro, 6% per i redditi fino a 35 mila euro).
- Pubblica amministrazione: 5 miliardi per i rinnovi dei contratti a cui si aggiungono circa 2,5 miliardi destinati al personale medico sanitario.
- Sanità: 3 miliardi per l’anno 2024 al quale devono aggiungersi le risorse PNRR e 300 milioni riconosciuti alla Regione Siciliana e 4,2 miliardi a decorrere dall’anno 2026.
- Famiglia: 1 miliardo per le famiglie numerose e per alzare il tasso di natalità. Confermata inoltre la carta “dedicata a te” nella misura di 600 milioni di euro per l’anno 2024, si integra lo stanziamento dei mutui prima casa di circa 380 milioni di euro per l’anno 2024 e si stanziano risorse per il rifinanziamento del contributo straordinario per il caro energia e il bonus sociale elettricità (200 milioni di euro) per sostenere le fasce più deboli della popolazione nel primo trimestre dell’anno prossimo, il trimestre nel quale i consumi di energia sono più rilevanti. Si aggiunge un altro mese di congedo parentale, retribuito al 60 per cento, per i genitori con figli fino ai 6 anni e si aumenta il fondo asili nido di oltre 150 milioni di euro.
- Canone Rai: passa da 90 a 70 euro all’anno. Alla riduzione corrisponde un’integrazione del finanziamento della Rai per le spese relative agli investimenti. La dotazione complessiva subisce, quindi, una lieve modifica in linea con i tagli previsti per i ministeri (da 440 a 420 milioni).
- Detassazione dei premi di produttività: arriva al 5 per cento e dei fringe benefit fino a 2 mila euro per i lavoratori con figli a carico e fino a 1.000 euro per tutti gli altri. La decontribuzione assume un volto nuovo con riferimento alle donne lavoratrici, prevedendo che la quota dello sgravio sia pari all’intera quota dei contributi a carico delle lavoratrici stesse, per un anno se hanno due figli fino all’età di 10 anni del più piccolo e permanente per quelle che hanno 3 figli fino ai 18 anni del più piccolo.
- Imprese: rinviata l’entrata in vigore della plastic e sugar tax e previsto un credito d’imposta per sostenere gli investimenti privati per l’acquisizione dei beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nel Mezzogiorno.
- Pensioni: innalzato a 36 anni il requisito contributivo per gli uomini; requisiti diversi per le donne e quota 104 con alcune specifiche che tengono conto della necessità di valorizzare chi vuole rimanere al lavoro.
- Ponte sullo Stretto di Messina: previsti investimenti per progettazione ed inizio lavori.
- Lavoro: per il 2024 si amplia fino a 8.500 euro la soglia di no tax area prevista per i redditi da lavoro dipendente e si introducono incentivi per le nuove assunzioni con particolare attenzione alle categorie di dipendenti che si ritiene necessitino di ulteriore tutela.