La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 100 milioni di € a sostegno della produzione di elettrolizzatori per promuovere la transizione verso un’economia a zero emissioni nette, in linea con il piano industriale del Green Deal. Nell’ambito della misura, l’aiuto assumerà la forma di sovvenzioni dirette finalizzate ad incentivare la produzione di attrezzature necessarie alla transizione e sarà concesso entro il 31 dicembre 2025, mentre le altre misure volte a rispondere alla crisi nell’immediato resteranno applicabili fino al 31 dicembre 2023.
Secondo la Commissione il regime rientra nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato che la Commissione ha adottato il 9 marzo 2023 per sostenere misure in settori che sono fondamentali ai fini dell’accelerazione della transizione verde e la riduzione della dipendenza dai combustibili.
Il nuovo quadro modifica e proroga in parte il quadro temporaneo di crisi adottato il 23 marzo 2022 per consentire agli Stati membri di avvalersi della flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato per sostenere l’economia nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina. Il quadro temporaneo di crisi è stato modificato il 20 luglio 2022 a integrazione del pacchetto Risparmiare gas per un inverno sicuro e in linea con gli obiettivi del piano REPowerEU, modificato poi ulteriormente il 28 ottobre 2022 in conformità del regolamento relativo a un intervento di emergenza per far fronte ai prezzi elevati dell’energia e del regolamento che promuove la solidarietà mediante un migliore coordinamento degli acquisti di gas, parametri di riferimento affidabili per i prezzi e scambi transfrontalieri di gas.
Il quadro temporaneo di crisi e transizione prevede che gli Stati membri possano concedere i seguenti tipi di aiuti:
- aiuti di importo limitato, in qualsiasi forma, destinati alle imprese colpite dall’attuale crisi o dalle sanzioni e controsanzioni adottate in tale contesto;
- sostegno alla liquidità sotto forma di garanzie statali e prestiti agevolati;
- aiuti destinati a compensare i prezzi elevati dell’energia;
- misure che accelerano la diffusione delle energie rinnovabili;
- misure che agevolano la decarbonizzazione dei processi industriali;
- misure volte a sostenere la riduzione della domanda di energia elettrica, per far fronte ai prezzi elevati dell’energia.
Gli Stati membri possono inoltre approntare regimi semplici ed efficaci limitando il sostegno a una data percentuale dei costi di investimento, fino a determinati importi nominali, stabilita secondo l’ubicazione dell’investimento e le dimensioni del beneficiario e prevedendo il massimo sostegno possibile per le piccole e medie imprese (PMI) e per le imprese situate in regioni svantaggiate così da tenere debitamente conto degli obiettivi di coesione