In vista del tavolo atteso il prossimo giovedì tra il Mef e le forze politiche della maggioranza, As.N.A.L.I. fa il punto sul disegno della legge di bilancio 2022.
Pur apprezzando lo spirito con cui la Manovra intende approcciare le esigenze imprenditoriali, la richiesta dell’Associazione è di rafforzarne alcune misure con l’obiettivo di sostenere la ripresa delle micro e piccole imprese.
Le indicazioni sugli aspetti da modificare, espresse oggi con una nota del presidente Alessandro Del Fiesco, riguardano, in particolare, la riduzione della pressione fiscale che in Italia risulta decisamente più alta rispetto alla media dell’Eurozona.
Tra le richieste che avanza As.N.A.L.I., la riduzione dell’Irpef è quella ritenuta di maggior urgenza soprattutto laddove il lavoro è fattore essenziale del reddito aziendale.
In merito al bonus in edilizia, Del Fiesco sottolinea l’importanza della misura per spingere la ripresa economica e rilanciare l’attività delle piccole imprese delle costruzioni, auspicando la proroga al 2023 anche per gli interventi sugli immobili nonché per il bonus facciate e il bonus mobili.
Allo stesso tempo, in merito alla cessione del credito e allo sconto in fattura, si dovrebbe introdurre un limite di spesa per interventi al di sotto dei quali non siano obbligatori visto di conformità e asseverazione della congruità della spesa.
Tra le misure per sostenere il rilancio delle piccole imprese, As.N.A.L.I. sostiene la necessità di introdurre parametri in grado di soddisfare le esigenze creditizie degli imprenditori, rispetto alle quali oggi si riscontrano criticità a fronte delle garanzie richieste.
Le politiche attive per il lavoro e la formazione sono ulteriori aspetti sui i quali puntare risorse, favorendo l’apprendistato e la continuità occupazionale anche grazie alla creazione di nuove attività imprenditoriali per le quali è auspicabile l’esonero contributivo.
Il presidente infine, sottolinea anche l’importanza di rafforzare le politiche sociali e la previdenza, auspicando l’applicazione dell’Ape anche al lavoro autonomo e allo stesso tempo sollecita maggiori risorse per contrastare il caro energia.