Nei prossimi mesi saranno pianificati gli interventi e potrebbero essere indetti i concorsi per presentare i progetti di edilizia residenziale sociale cui sono stati assegnati i 219 milioni di euro suddivisi tra 17 Regioni.
È stato infatti pubblicato il 5 luglio il decreto 193 del 3 maggio 2021, col quale il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) ha approvato l’elenco dei soggetti ammessi a finanziamento e i relativi programmi di edilizia residenziale sociale.
I fondi, sono previsti dalla Legge 457/1978 e assegnati alle Regioni con diverse delibere CIPE negli anni 1978, 1979, 1982, 1985, e poi nel 1994 e 1995.
Nel 2017, il CIPE ha aggiornato gli indirizzi programmatici per l’utilizzo delle risorse finanziarie residue giacenti sul fondo, destinando 250 milioni di euro alla realizzazione del programma integrato di edilizia residenziale sociale sovvenzionata e agevolata.
Nel 2019 i fondi sono stati ripartiti tra le Regioni con il DM 4 luglio 2019 e il Ministero ha chiesto alle Regioni di proporre gli interventi da realizzare; nei mesi successivi le Regioni hanno consegnato proposte per complessivi 219 milioni di euro.
Nel dicembre 2020, la Conferenza Unificata ha dato il via libera al decreto, proposto dall’allora ministra Paola De Micheli, che ha sbloccato l’erogazione delle risorse.
Le regioni beneficiarie sono:
- Lombardia – 47,7 milioni di euro;
- Sicilia – 22,5 milioni di euro;
- Lazio – 21,4 milioni di euro;
- Piemonte – 20,9 milioni di euro;
- Emilia Romagna – 20,8 milioni di euro;
- Toscana – 17 milioni di euro;
- Veneto – 16 milioni di euro;
- Puglia – 14 milioni di euro;
- Liguria – 7,5 milioni di euro;
- Calabria – 7,4 milioni di euro;
- Friuli Venezia Giulia – 6 milioni di euro;
- Sardegna – 5,8 milioni di euro.
- Marche – 4,8 milioni di euro;
- Abruzzo – 3,2 milioni di euro;
- Basilicata – 2,4 milioni di euro;
- Molise – 617 mila euro;
- Valle D’Aosta – 450 mila euro.
La Campania e l’Umbria saranno finanziate successivamente con un nuovo provvedimento.
Entro il 2 marzo 2022, le Regioni dovranno comunicare al MIMS:
- le modalità e i tempi attuativi degli interventi desunti dal progetto di fattibilità tecnica ed economica approvato;
- la data di avvio delle procedure di gara per l’affidamento dei lavori;
- il quadro temporale di trasferimento delle risorse statali secondo le scansioni indicate dal punto 1 dell’allegato 2 al decreto.
Il termine è esteso al 30 giugno 2022 da oggi qualora la Regione decida di indire un concorso di progettazione.