Il programma che prevede rimborsi sugli acquisti effettuati mediante l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici è sospeso a partire dal 1° luglio per il secondo semestre del 2021. È quanto si legge nella bozza di decreto Lavoro in Consiglio dei Ministri, che introduce inoltre un fondo per la riforma degli ammortizzatori sociali, sfruttando proprio quanto risparmiato dal cashback.
La sospensione riguarda anche il Supercashback, il rimborso speciale da 1.500 euro per acquisti con carte elettroniche ai primi centomila aderenti che abbiano totalizzato il maggior numero di transazioni, che in ogni caso riprenderà nel 2022.
A differenza di quanto previsto in origine, ovvero entro il termine di 60 giorni dalla fine di ciascun periodo, i rimborsi relativi al primo semestre 2021 e al primo semestre 2022 saranno erogati rispettivamente entro il 30 novembre 2021 ed entro il 30 novembre 2022.
Da dicembre al 29 giugno 2021 sono stati 8.940.524 i cittadini che hanno aderito al programma. Le transazioni attivate sono state 799.803.400 mentre gli strumenti di pagamento fatti partire sono stati 16.489.945.
La misura era stata avviata su iniziativa del Governo Conte e in pratica consentiva di ottenere un rimborso in denaro fino a 150 euro ogni 6 mesi e 300 euro l’anno, nonché un bonus da 1.500 euro ma solo effettuando acquisti con pagamento elettronico. L’obiettivo della misura, che rientrava nel piano Italia Cashless, era quello di favorire i pagamenti elettronici e, con il tracciamento delle spese, combattere l’evasione fiscale. Per questo motivo, condizione imprescindibile era che i pagamenti venissero fatti tramite carte di credito, carte di debito e prepagate, bancomat e app di pagamento quindi evitando il contante e soltanto nei negozi fisici evitando quindi i portali on line. Per partecipare, occorreva fare una registrazione sul portale e ogni volta che si faceva un acquisto pagando con carta di credito, carta di debito e prepagata, bancomat o app di pagamento, veniva restituito il 10% dell’importo speso, direttamente sul conto. Il programma era articolato in semestri e si aveva diritto ai rimborsi se veniva effettuato un minimo di 50 pagamenti elettronici in un semestre ma per un importo massimo di 15 euro per transazione e di 150 euro ogni 6 mesi. Dunque l’importo massimo annuo era di 300 euro. Chi partecipava al Cashback (bastava che avesse 18 anni e risiedesse in Italia) poteva concorrere anche all’assegnazione del Super Cashback.