Il 9 aprile 2025 il Consiglio dei Ministri ha approvato un importante disegno di legge dedicato al settore agroalimentare, un comparto strategico per l’economia italiana e simbolo della qualità del Made in Italy. Il provvedimento, composto da 18 articoli, punta a rafforzare la tutela delle produzioni nazionali, combattere le frodi e garantire maggiore sicurezza ai consumatori.

Tra le novità principali, spiccano l’introduzione di nuovi reati specifici, come la frode alimentare, il commercio di alimenti con etichette ingannevoli e l’agropirateria. Si tratta di strumenti normativi pensati per colpire in modo più diretto chi, lungo la filiera, compromette la qualità e la tracciabilità dei prodotti. A questo si affiancano misure investigative più incisive, come la possibilità di effettuare intercettazioni e operazioni sotto copertura nei casi più gravi, e la facoltà per le autorità di procedere con ispezioni senza preavviso, soprattutto quando è urgente intervenire.

Un altro aspetto rilevante del DDL è l’attenzione al contrasto dello spreco alimentare. Gli alimenti sequestrati, infatti, se deperibili ma ancora idonei al consumo, potranno essere destinati ad attività benefiche, evitando inutili distruzioni e sostenendo chi è in difficoltà.

La legge interviene anche sul fronte della trasparenza. Viene rafforzata la tracciabilità dei prodotti, con un focus particolare su quelli a Denominazione di Origine Protetta (DOP) e Indicazione Geografica Protetta (IGP). In questo senso, si introduce anche una piattaforma digitale dedicata alla registrazione quotidiana delle movimentazioni di latte di bufala e dei suoi derivati, con l’obiettivo di prevenire frodi e falsificazioni.

Per migliorare l’efficacia dei controlli, sarà inoltre istituita una cabina di regia presso il Ministero dell’Agricoltura, che avrà il compito di coordinare gli interventi amministrativi sul territorio. Non mancano infine nuove regole più stringenti per i Centri Autorizzati di Assistenza Agricola (CAA), con l’intento di garantire maggiore affidabilità e trasparenza anche nei servizi di supporto alle aziende agricole.

A presentare e sostenere il provvedimento è stato il ministro Francesco Lollobrigida, che ha parlato di una “tolleranza zero” nei confronti di chi specula sulla qualità del cibo italiano, sottolineando l’importanza di tutelare non solo i consumatori, ma anche i produttori onesti che ogni giorno lavorano secondo le regole.

Il DDL agroalimentare rappresenta quindi un passo importante verso un sistema più giusto, sicuro e trasparente, capace di valorizzare le eccellenze italiane e proteggere la filiera da chi cerca scorciatoie a danno della collettività.

Via libera al DDL Agroalimentare: più controlli e pene severe contro le frodi
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