La Circolare n. 1 del 20 gennaio 2025 dell’Agenzia delle Entrate chiarisce l’applicazione dell’agevolazione fiscale prevista dall’articolo 4 del Dlgs n. 216/2023, estesa fino al 2027 con la Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024).

Oggetto della comunicazione è la maxi-deduzione sulle nuove assunzioni introdotta lo scorso anno che segue il criterio “più assumi e meno paghi”, rinnovata anche per quest’anno dalla Manovra 25, applicabile per i periodi d’imposta fino al 2027.

L’agevolazione è rivolta a titolari di reddito d’impresa e lavoratori autonomi abituali, tra cui società di persone (ed equiparate), imprese individuali (incluse quelle familiari e coniugali) e soggetti passivi IRES (articolo 73, comma 1, lettere a) e b), del TUIR.

Ammessi anche gli enti non commerciali residenti per le nuove assunzioni nel settore commerciale (articolo 73, comma 1, lettera c), del TUIR) e le società non residenti con stabile organizzazione in Italia (articolo 73, comma 1, lettera d), del TUIR). Sono infatti inclusi i soggetti non residenti che producono reddito in Italia tramite una base fissa o una stabile organizzazione.

Restano invece esclusi gli imprenditori agricoli con reddito agrario e coloro che non determinano il reddito in modo analitico (ad esempio, chi aderisce al regime forfettario).

Per accedere al beneficio, i datori di lavoro devono soddisfare specifici requisiti relativi all’incremento occupazionale in riferimento al numero di dipendenti a tempo indeterminato (rispetto alla media del periodo d’imposta precedente) e la base occupazionale complessiva (includendo sia lavoratori a tempo determinato sia indeterminato). Incrementi che sono calcolati al netto delle diminuzioni occupazionali registrate in società collegate o controllate dallo stesso gruppo.

La circolare dettaglia le modalità di calcolo per le diverse fattispecie che possono occorrere, come ad esempio trasferimenti di azienda, cessioni di contratto, distacchi e conversioni di contratti.

L’agevolazione consiste in una maggiorazione del 20% sul costo del lavoro relativo agli incrementi occupazionali, con un aumento al 30% per categorie protette, tra cui:

  • persone con disabilità;
  • donne con almeno due figli minori di 18 anni;
  • vittime di violenza inserite in percorsi di protezione;
  • giovani che beneficiano di incentivi all’occupazione.

Il costo è calcolato come il minore tra il costo effettivo dei neoassunti e l’incremento complessivo del costo del personale rispetto all’anno precedente. Nella Circolare ci sono anche le indicazioni specifiche per il calcolo del beneficio in gruppi societari e per enti non commerciali con attività mista.

Assunzioni agevolate: da AdE le regole per la maxi-deduzione
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