Dopo il primo esame nel Consiglio dei ministri del 23 dicembre, il Disegno di legge annuale sulle piccole e medie imprese (ddl PMI) ha ottenuto il via libera del CdM 14 gennaio.

A disposizione dell’agevolazione ci sono 45 milioni di euro dal 2027 al 2029, relativamente agli utili realizzati tra il 2026 e il 2028 e destinati al fondo patrimoniale comune o al patrimonio dedicato all’affare.

La misura consiste in un pacchetto eterogeneo di incentivi che mirano a migliorare il contesto imprenditoriale e a favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese, puntando soprattutto su accesso al credito, aggregazione e innovazione.

Sul fronte credito opera la riforma della disciplina dei confidi, che interviene attraverso:

  • la revisione dei requisiti di iscrizione all’albo previsto dall’articolo 106 del Testo Unico Bancario (TUB), l’ampliamento delle attività consentite;
  • la promozione dei processi di aggregazione tramite agevolazioni normative;
  • l’estensione delle possibilità operative per i Confidi iscritti;
  • la riduzione dei costi di istruttoria nella valutazione del merito creditizio delle imprese;
  • l’incentivazione dell’integrazione tra consorzi, consentendo loro di partecipare ad altri enti senza modificare il proprio oggetto sociale.

Quanto alla spinta all’aggregazione. il ddl PMI prevede un incentivo per le imprese che aderiscono a un contratto di “rete soggetto”, in forma di sospensione d’imposta sulla quota di utili destinata a investimenti previsti dal programma comune di rete.

A sostegno della filiera della moda, il ddl PMI mobilita invece lo strumento del contratto di sviluppo, destinando 100 milioni di euro a finanziare, mediante mini contratti di sviluppo, gli investimenti delle piccole e medie imprese del settore di importo compreso fra 3 e 20 milioni di euro.

Il provvedimento sostiene poi il ricambio generazionale tra lavoratori prossimi alla pensione e giovani under 35 incentivando un pensionamento flessibile nelle imprese con un massimo di 50 dipendenti. Al part-time incentivato del lavoratore in procinto di raggiungere l’età pensionabile si accompagna la contestuale assunzione agevolata del giovane con contratto di apprendistato professionalizzante, che infine assume integralmente la posizione una volta cessato il rapporto di lavoro dell’azienda con il lavoratore senior.

Sul fronte innovazione si prevede una delega al Governo per l’adozione di un testo unico in materia di start up innovative, incubatori di start up e PMI innovative. Il decreto legislativo dovrebbe coordinare le norme vigenti e abrogare quelle obsolete o prive di contenuto normativo, ma anche rafforzare la figura del Garante per le startup ampliandone le funzioni al servizio della promozione dell’ecosistema italiano dell’innovazione tecnologica.

Altri ambiti di intervento del disegno di legge sono:

  • la ridefinizione delle fattispecie oggetto di cartolarizzazione estendendola ai destocking di magazzino;
  • l’esonero dall’assicurazione obbligatoria per i carrelli elevatori e i veicoli utilizzati in zone portuali e aeroportuali;
  • la definizione degli operatori del settore Horeca;
  • i nuovi termini per il riacquisto delle aree cedute da parte dei Consorzi industriali.

Previsti anche modelli semplificati di organizzazione e gestione in materia di salute e sicurezza sul lavoro e in particolare novità per le disposizioni in materia di smart working.

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Dal CdM arriva l’ok al ddl PMI
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