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Al via il secondo avviso pubblico bandito da Unioncamere per i contributi a sostegno dell’ottenimento della certificazione della parità di genere, rivolto alle PMI, e da quest’anno anche i professionisti.
La misura prevede l’erogazione di un rimborso dei costi per ottenere la certificazione che attesta “le politiche e le misure concrete adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità”.
Il possesso comporta anche dei vantaggi per le imprese, come ad esempio un esonero dell’1 per cento dei contributi previdenziali complessivamente dovuti, nel limite massimo di 50.000 euro annui.
L’agevolazione è dedicata a tutte le micro, piccole e medie imprese italiane, le quali possono richiedere due tipologie di contributi a sostegno dei costi per ottenere la certificazione:
- per l’assistenza tecnica e l’accompagnamento delle PMI verso la certificazione;
- per i servizi di certificazione (rilasciata secondo la prassi UNI/PdR 125:2022).
Per quanto riguarda il primo incentivo (assistenza tecnica e accompagnamento) sono previste due tipologie di agevolazione:
- fino a 1.639,34 euro al netto di IVA per un massimo di 4 giornate di assistenza per l’analisi dei processi, per individuare i gap esistenti tra lo stato attuale e i requisiti richiesti dalla prassi UNI/PdR 125:2022, per la personalizzazione di documenti/strumenti del Sistema di Gestione della Parità di Genere, per l’implementazione del Sistema di gestione per la parità di genere, per il monitoraggio degli indicatori di performance e la definizione degli obiettivi strategici;
- fino a 409,84 euro al netto di IVA per una giornata di assistenza per la pre-verifica della conformità del Sistema di Gestione adottato dall’impresa alle prescrizioni della prassi della UNI/PdR 125:2022.
Le imprese e i professionisti interessati possono richiedere entrambi gli incentivi o solo il secondo.
Per quanto riguarda il secondo (servizi di certificazione), invece, l’impresa deve preventivamente richiedere un preventivo all’Organismo di Certificazione (da individuare tra quelli riconosciuti) e presentarlo in fase di richiesta.
Possono fare domanda per richiedere i contributi previsti per la certificazione della parità di genere le imprese e i professionisti in possesso dei seguenti requisiti:
- rientrano tra le micro, piccole o medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n. 651/2014;
- hanno in pianta organica almeno 1 dipendente;
- sono titolari di partita IVA attiva;
- hanno sede legale e operativa in Italia o hanno domicilio fiscale in Italia se titolari soltanto di partita IVA;
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo sottoposte a procedura concorsuale, di liquidazione coatta o volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale) o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
- non hanno cause di divieto, di decadenza o di sospensione in base alla vigente normativa antimafia;
- non hanno in corso procedimenti amministrativi connessi ad atti di revoca per indebita percezione di risorse pubbliche;
- sono in regola con la presentazione del Rapporto periodico sulla situazione del personale maschile e femminile, obbligatorio per le sole imprese che occupano più di 50 dipendenti;
- sono in regola con le assunzioni previste dalle norme per il diritto al lavoro dei disabili;
- sono in regola con l’assolvimento degli obblighi contributivi attestati dal Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC);
- non svolgono particolari attività nel rispetto del principio di “non arrecare un danno significativo” (DNSH);
- hanno concluso positivamente il pre-screening (autovalutazione) attraverso l’apposito test presente sul portale Unioncamere dedicato alla certificazione della parità di genere.
Imprese e professionisti possono presentare la richiesta a partire dalle ore 10.00 del 26 febbraio e fino alla scadenza fissata alle ore 16.00 del 18 aprile 2025.
I contributi vengono concessi sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello entro 90 giorni dalla presentazione della richiesta da parte delle PMI.