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A poche ore alla partenza ufficiale della nuova tracciabilità dei rifiuti, operativa dal 13 febbraio 2025, la commissione affari costituzionali del Senato ha approvato ben otto emendamenti identici che chiedono al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin di modificare le tempistiche di attuazione del sistema spostandone l’avvio di 60 giorni, al prossimo 14 aprile. Il testo andrà in aula per il voto finale e sarà poi trasmesso alla Camera per la conversione entro il 25 febbraio.
Il nuovo sistema, a prescindere dall’obbligo di iscrizioni ad esso (illustrato in seguito), prevede l’entrata in vigore di Nuovi modelli di Registro di Carico/Scarico Rifiuti e di Formulari di Identificazione per il Trasporto (FIR), che dovranno obbligatoriamente essere utilizzati, in sostituzione dei modelli attualmente in uso, dal 13 Febbraio 2025.
A partire da tale data, non sarà infatti possibile utilizzare i “vecchi” modelli di registro e formulari anche se già vidimati.
L’Obbligo di iscrizione al RENTRI si applica ai seguenti soggetti:
- Enti ed Imprese che effettuano il trattamento (Recupero e Smaltimento) dei rifiuti, pericolosi e non pericolosi;
- Enti ed Imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi e non pericolosi a titolo professionale;
- Enti ed Imprese che operano in qualità di commercianti ed intermediari senza detenzione di rifiuti pericolosi e non pericolosi;
- Consorzi istituiti per il recupero e riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti;
- Enti ed Imprese produttori d i rifiuti Speciali Pericolosi;
- Enti ed imprese, con più di N.10 dipendenti, produttori di Rifiuti Speciali non pericolosi:
- prodotti nell’ambito di lavorazioni Industriali
- prodotti nell’ambito di lavorazioni Artigianali
- derivanti dall’Attività di Recupero e Smaltimento di Rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue, nonché i rifiuti da abbattimento di fumi, dalle fosse settiche e dalle reti fognarie;
- Produttori di Rifiuti Speciali Pericolosi diversi da Enti o Imprese.
Non sono tenuti ad iscriversi al RENTRI:
- Enti ed imprese, fino a 10 dipendenti, produttori di rifiuti speciali non pericolosi rientranti nelle categorie di cui ai precedenti sottopunti lettera F;
- Enti ed imprese produttori di Rifiuti Speciali non pericolosi diversi da quelli di cui ai precedenti sottopunti lettera F;
- Produttori di Rifiuti Speciali non Pericolosi diversi da Enti o Imprese I soggetti non obbligati possono comunque iscriversi volontariamente al RENTRI;
I soggetti non obbligati possono comunque iscriversi volontariamente al RENTRI e dovranno comunque utilizzare l’applicativo RENTRI per l’Emissione e Vidimazione dei formulari secondo il nuovo modello a partire dal 13 Febbraio 2025.
Gli scaglioni di iscrizione al RENTRI (e le scadenze per i successivi adempimenti) sono differenti in base all’attività svolta dall’impresa, al numero di dipendenti e alla tipologia di rifiuti prodotti (nel caso dei produttori).
Gli enti o imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti si iscrivono a decorrere dal 15 dicembre 2024 ed entro il 13 febbraio 2025.
Gli enti o imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 10 e fino a 50 dipendenti compresi si iscrivono a decorrere dal 15 giugno 2025 ed entro il 14 agosto 2025.
Gli enti o imprese produttori iniziali di soli rifiuti speciali pericolosi con un numero di dipendenti inferiore o uguale a 10 sono tenuti a iscriversi al Rentri a decorrere dal 15 dicembre 2025 ed entro il 13 febbraio 2026.
I produttori di rifiuti speciali pericolosi non rientranti in organizzazioni di ente e impresa sono tenuti a iscriversi al Rentri dal 15 dicembre 2025 ed entro il 13 febbraio 2026, a prescindere dal numero di dipendenti.