Lo scorso 30 dicembre il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha firmato il decreto FER X transitorio che introduce un “Meccanismo transitorio di supporto per impianti a fonti rinnovabili con costi di generazione vicini alla competitività di mercato”.
Il decreto avrà validità fino al 31 dicembre 2025 con tariffe aggiornate, incentivi e due i canali per l’aggiudicazione della capacità rinnovabile: con e senza asta.
Il provvedimento stabilisce le regole per l’assegnazione dei contratti per differenza bidirezionali (CFD) per gli impianti fotovoltaici, eolici onshore, idroelettrici e per il trattamento dei gas residui derivanti dai processi di depurazione, che dovrebbero entrare in funzione entro tempistiche diverse dalla data di concessione dell’aiuto, in base alla tipologia di impianto e di intervento (per esempio per l’idroelettrico per nuovi impianti il termine è di 54 mesi, mentre per rifacimenti è di 39 mesi). Le categorie di intervento previste spaziano dalla costruzione di nuovi impianti, al rifacimento integrale o parziale, al potenziamento.
La misura mira a sostenere un totale di 17,65 GW di nuova capacità rinnovabile, con una doppia via di assegnazione: 14,65 GW saranno assegnati attraverso aste per tecnologia per impianti con potenza superiore a 1 MW (eolico onshore 4 GIN, fotovoltaico 10 GW, idroelettrico 0,63 GW. gas da acque reflue 0,02 GW). I restanti 3 GW saranno assegnati a registro e riservati a impianti con capacità pari o inferiore a 1 MW. Il bilancio totale stimato della misura è di 9,7 miliardi di euro (490 milioni l’anno).
La novità più importante riguarda l’anticipo del termine di applicazione del decreto FER X da dicembre 2028, al 31 dicembre 2025, salvo il raggiungimento anticipato di un contingente finanziato pari a 3 GW per gli impianti di potenza fino a 1 MW. In tal caso, il decreto cesserà di applicarsi entro 60 giorni dal raggiungimento di tale limite, anche se prima della scadenza naturale del 31 dicembre 2025.
Nel caso di accesso tramite aste, la cui gestione spetta al GSE, quindi per gli impianti con potenza superiore a 1 MW, i progetti dovranno avere l’autorizzazione unica o la Via positiva e avere l’accettazione definitiva alla connessione. Non potranno partecipare quei progetti la cui realizzazione è stata avviata prima della presentazione della domanda.
Prima di ciascuna asta, il Mase stabilirà i contingenti sulla base dello sviluppo atteso della capacità di generazione, dello stato delle procedure autorizzative e della manifestazione di interesse dei produttori che intendono partecipare all’asta. I contingenti messi all’asta in ciascuna procedura saranno inferiori di almeno il 10% rispetto alla potenza che ha ricevuto le autorizzazioni e per la quale è stata ricevuta una manifestazione di interesse.
Gli impianti con capacità inferiore a 1 MW potranno accedere direttamente al sistema, usufruendo di un prezzo di esercizio stabilito da ARERA. Il sostegno economico sarà calcolato confrontando il prezzo di esercizio con il prezzo di mercato dell’energia: se il prezzo di esercizio supera quello di mercato, lo Stato italiano coprirà la differenza, garantendo al beneficiario un’integrazione economica; se il prezzo di mercato è superiore al prezzo di esercizio, i beneficiari dovranno restituire la differenza alle autorità italiane.
Il decreto FER X Transitorio rappresenta il primo, atteso, passaggio verso l’accelerazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in attesa del decreto FER X definitivo che estenderà il regime di supporto fino al 2028.