La terza finestra dell’incentivo prenderà il via il prossimo 16 settembre alle ore 12:00 fino alla stessa ora del14 ottobre 2024.
Le risorse sono destinate alle imprese della produzione primaria per progetti con localizzazione nel Mezzogiorno, in particolare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
A darne notizia è lo stesso Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste nel comunicato stampa del 19 agosto 2024.
Il nuovo avviso, con le modalità di presentazione delle domande di accesso alla realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo, mette a disposizione una dotazione di 250 milioni di euro.
L’invio delle domande dovrà avvenire esclusivamente attraverso l’apposita Piattaforma del GSE, il Gestore dei Servizi energetici.
Il contributo a fondo perduto potrà raggiungere l’80 per cento delle spese ammissibili. Le imprese potranno adottare soluzioni di autoconsumo e partecipare in forma aggregata.
Potranno essere installati, sui tetti dei fabbricati agricoli, impianti fotovoltaici con una potenza massima di 1.000 kWp per impianto.
La spesa massima prevista per ciascun beneficiario ha un tetto di 2.330.000 euro.
Nell’avviso relativo al Parco Agrisolare sono indicate anche le spese escluse dall’agevolazione.
Non sono ammissibili alle agevolazioni interventi che prevedano attività su strutture e manufatti connessi a:
- attività connesse ai combustibili fossili, compreso l’uso a valle;
- attività nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento;
- attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori e agli impianti di trattamento meccanico biologico;
- attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all’ambiente.
Le misure rientrano nel principio di non arrecare un danno significativo. Ulteriori indicazioni a riguardo sono contenute nel regolamento operativo.
Ci sono inoltre alcune circostanze che comportano l’esclusione dalla Proposta inviata:
- l’assenza o mancata evidenza del possesso dei requisiti soggettivi e oggettivi previsti dai Decreti e dall’avviso, come riscontrabile nella documentazione trasmessa in allegato alla Proposta e secondo quanto stabilito dal Regolamento Operativo;
- mancata sottoscrizione della Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, oppure incertezza sul contenuto per difetto di sottoscrizione o di altri elementi essenziali;
- alterazioni apportate alla Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ovvero difformità rispetto al formato di Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà allegato al Regolamento Operativo;
- mancanza della documentazione obbligatoria prevista dal paragrafo 6.2 del Regolamento Operativo per la specifica fattispecie di Proposta, ivi inclusa copia del documento di identità del sottoscrittore della Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà;
- mancato rispetto dei termini di cui al Regolamento Operativo e all’avviso.
Una volta inviate, le proposte saranno valutate e riconosciute a sportello dal GSE. Alla conclusione del processo verrà approvato un provvedimento con l’esito dell’istruttoria.
Una volta approvata la Proposta, i lavori per la realizzazione degli interventi previsti dovranno essere avviati. Sono infatti ammissibili le spese a partire dal primo giorno di presentazione della proposta.
Il periodo di tempo per la realizzazione, il collaudo e la rendicontazione degli interventi è di 18 mesi.