Il Parlamento europeo ha approvato il regolamento Ue per il sostegno all’industria a zero emissioni nette, che mira a rafforzare in alcuni settori chiave la produzione nell’Unione delle tecnologie necessarie per la decarbonizzazione, evitando le delocalizzazioni e la dipendenza eccessiva da paesi extraeuropei.
Il regolamento Net-Zero Industry Act (NZIA) fissa per l’Unione europea l’obiettivo di produrre il 40 per cento del suo fabbisogno annuo di tecnologie a zero emissioni nette entro il 2030, sulla base di piani nazionali per l’energia e il clima (Pnec) che ogni Stato dovrà mettere a punto, e di raggiungere il 15 per cento del valore del mercato globale per tali tecnologie.
Oggetto del sostegno pubblico saranno tutte le tecnologie relative alle fonti rinnovabili, la decarbonizzazione industriale, la rete elettrica, le tecnologie di stoccaggio e accumulo dell’energia, gli elettrolizzatori per l’idrogeno verde, le biotecnologie, nonché il nucleare e gli impianti di sequestro e stoccaggio della CO2.
Il regolamento prevede nuovi criteri di sostenibilità e resilienza, oltre ai normali criteri di prezzo, a cui dovranno attenersi gli Stati membri nel finanziare i piani nazionali di sostegno per incentivare famiglie e consumatori a installare tecnologie come i pannelli solari e le pompe di calore, e nell’organizzare le procedure di appalto pubblico e le aste per la diffusione di fonti di energia rinnovabili con lo scopo di ridurre la dipendenza nell’approvvigionamento al di sotto del 50%.
In questo percorso di produzione sostenibile si prevede la creazione di speciali Zone di accelerazione a zero emissioni nette, che beneficeranno di un processo di autorizzazione veloce, delegando agli Stati membri parte della raccolta di informazioni per le valutazioni ambientali. Le procedure di appalto pubblico e le aste per la diffusione di fonti di energia rinnovabili dovranno comunque soddisfare criteri di sostenibilità che la Commissione europea dovrà definire in dettaglio successivamente all’entrata in vigore del regolamento. Le tecnologie che saranno sostenute comprendono tutte le tecnologie rinnovabili, il nucleare, la decarbonizzazione industriale, la rete, le tecnologie di stoccaggio dell’energia e le biotecnologie.
Il relatore del provvedimento Christian Ehler (Ppe), ha sottolineato che “questo voto è una buona notizia per l’industria europea e definisce il tono della prossima legislatura, in quanto il regolamento sull’industria a zero emissioni nette – che prima di entrare in vigore dovrà essere formalmente adottato dal Consiglio Ue – è in linea con le conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa. sottolinea soddisfatto”