Approda in GU il decreto del MIMIT del 14 settembre, “Procedure per la concessione ed erogazione di agevolazioni, in forma di contributi alla spesa e finanziamenti agevolati, per il sostegno di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevanza strategica per il sistema produttivo”.
Scopo della misura è sostenere, tramite contributi alla spesa e finanziamenti agevolati a valere sulle risorse del FRI, la valorizzazione economica dell’innovazione attraverso la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate e di accelerare, al contempo, la ricerca collaborativa e il processo di scoperta dinamica e imprenditoriale di nuovi domini di specializzazione.
Nell’ambito dei progetti ammissibili possono beneficiare delle agevolazioni:
- le imprese artigiane di produzione di beni;
- le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
- le imprese che esercitano le attività ausiliarie, in favore delle imprese di cui sopra;
- i centri di ricerca;
- le imprese agricole che operino come soggetti co-proponenti di un progetto congiunto.
I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali.
I progetti devono essere diretti ad introdurre significativi avanzamenti tecnologici, non limitandosi alla sola fase di ricerca, e prevedere attività strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto.
Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i progetti devono:
- essere realizzati dai soggetti beneficiari nell’ambito di una o più delle proprie unità locali ubicate nel territorio nazionale, in coerenza con il territorio di competenza dell’intervento agevolativo sulla base dei vincoli di localizzazione previsti dalle fonti di finanziamento utilizzate;
- prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 3 milioni e non superiori a euro 20 milioni;
- essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni e, comunque non oltre 3 mesi dalla data del provvedimento di concessione;
- avere una durata non inferiore a dodici mesi e non superiore a trentasei mesi;
- rispettare il principio DNSH sulla base degli ulteriori indirizzi emanati in materia in sede nazionale ed europea.