A circa una settimana dal lancio, il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativo (SIISL) ha già acquisito quasi 30mila domande per il Supporto per la formazione e il lavoro (SFL).
Dal 1 settembre 2023, sarà infatti erogato un contributo, pari a 350 euro mensili, destinato ai cittadini che rischiano l’esclusione sociale e lavorativa.
Il SIISL, a cui è possibile accedere tramite il portale Inps, conta circa 600 mila potenziali posti nei corsi di formazione e 60mila opportunità̀ di lavoro.
Per ottenere il Supporto per la formazione e il lavoro il nucleo familiare non deve avere diritto all’assegno di inclusione ed essere composto solo da persone di età compresa tra i 18 e i 59 anni che non sono affette da disabilità e che non siano state prese in carico dai servizi sociali perché rientrano nelle categorie non immediatamente attivabili al lavoro.
Inoltre, al momento della presentazione della richiesta e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, devi possedere almeno uno dei seguenti requisiti:
- cittadino italiano o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
- cittadino di altro Paese dell’Unione europea o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
- cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
- cittadino titolare dello status di protezione internazionale o apolide in possesso di analogo permesso.
L’SFL è destinato a nuclei famigliari in stato di bisogno la cui condizione economica rispetti i seguenti requisiti:
- l’Isee del nucleo familiare deve essere inferiore a 6 mila euro e il valore del reddito familiare deve essere inferiore a questa stessa cifra moltiplicata per il parametro della scala di equivalenza usato ai fini Isee;
- il valore del patrimonio immobiliare, diverso dall’abitazione principale, deve esser di massimo 30 mila euro;
- l’abitazione principale deve avere un valore massimo ai fini Imu di 150 mila euro;
- il valore del patrimonio mobiliare deve essere di massimo 6 mila, aumentato di 2 mila euro per ogni componente del nucleo familiare oltre al primo ma entro un limite massimo di 10 mila euro;
- nessun componente del nucleo deve esser intestatario di navi o imbarcazioni da diporto, aeromobili di ogni genere, autoveicoli con cilindrata superiore a 1.600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati per la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta.
La percezione dell’Assegno unico universale per i figli non rientra nei casi di esclusione al diritto ad ottenere l’SFL e l’importo riconosciuto alla famiglia non viene conteggiato tra i redditi.
Il supporto per la formazione e il lavoro viene erogato tramite bonifico da parte dell’Inps per un massimo di 12 mesi, ma la durata del contributo è pari a quella del progetto di reinserimento educativo cui partecipa il percettore.
La presentazione della domanda prevede infatti la stipula del patto di servizio personalizzato che rende obbligatoria la partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro. Tra questi rientrano anche il servizio civile universale ed i progetti utili alla collettività in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, da svolgere presso il Comune di residenza, compatibilmente con le altre attività del beneficiario.
Con la stipula del patto di servizio, attraverso la piattaforma del SIILS:
- si possono ricevere offerte di lavoro e servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro;
- si può essere inseriti in specifici progetti di formazione erogati da soggetti, pubblici o privati, accreditati alla formazione dai sistemi regionali, da fondi paritetici interprofessionali e da enti bilaterali.
Chi riceve l’SFL può individuare anche autonomamente progetti di formazione ai quali essere ammesso e comunicarlo attraverso la piattaforma.
I percettori del SFL, infine, ogni 90 giorni devono confermare ai servizi competenti la partecipazione all’attività di formazione/lavoro.