Il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie (DARA) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha promosso la misura “Imprese femminili innovative montane – IFIM”, le cui domande possono essere presentate a partire dal 30 maggio 2023.
La misura finanzia i programmi d’investimento ad alto contenuto tecnologico e innovativo sostenuti da imprese femminili, ubicate nei Comuni montani indicati nell’Allegato I dell’Avviso pubblico del 5 maggio 2023 che definisce anche le modalità ed i termini di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni.
L’incentivo è rivolto alle start up innovative costituite prevalentemente da donne in forma di società di capitali, anche cooperative aventi una sede operativa, o filiale, in uno dei Comuni montani indicati.
Le imprese, al momento della presentazione della domanda, devono essere in possesso di una serie di requisiti tra cui:
- essere regolarmente costituite ed iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese;
- essere costituite da non più di sessanta mesi;
- essere di piccola dimensione.
L’ avviso chiarisce inoltre che una startup, per essere giudicata innovativa, deve rispettare almeno uno dei seguenti requisiti:
- sostiene spese in ricerca e sviluppo uguali o superiori al 15% del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione della start up innovativa;
- impiega personale altamente qualificato;
- è titolare o depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato.
Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi d’investimento che mirano allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico ed innovativo che prevedano:
- spese per un importo complessivo di spese ammissibili non superiori a 100.000,00 euro in relazione all’acquisizione di:
- impianti, macchinari ed attrezzature tecnologici, nuovi di fabbrica;
- hardware e software;
- brevetti e licenze;
- certificazioni, purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa e legate al programma d’investimento presentato;
- consulenze specialistiche tecnologiche nella misura massima del 20% del totale delle spese di cui ai punti precedenti.
- devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda;
- devono essere realizzati entro 18 mesi dalla data del provvedimento di ammissione alle agevolazioni.
I contributi concessi a fondo perduto coprono:
- fino al 70% delle spese ammissibili;
- fino a un massimo di 70.000,00 euro.
I benefici sono concessi ai sensi e nei limiti previsti dal Regolamento de minimis n. 1407/2013.
Le agevolazioni sono concesse mediante una procedura a sportello, seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle domande di partecipazione che devono essere compilate e trasmesse esclusivamente in via telematica, utilizzando la piattaforma informatica messa a disposizione da Invitalia sul sito istituzionale, nella sezione dedicata alla misura.