A partire dal 13 dicembre sarà possibile inviare le domande di partecipazione al Fondo Nuove Competenze che, grazie al rifinanziamento di un miliardo di euro arrivato con il Decreto 22 settembre 2022 del Ministero del Lavoro, riapre anche nel 2022 2023.
Si tratta di uno strumento di politica attiva, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, con l’obiettivo di sostenere aziende e lavoratori attraverso lo sviluppo di competenze e una formazione mirata alla persona. Il Fondo, gestito da ANPAL con i contributi dello Stato e del FSE – PON SPAO, copre i costi del 100% dei contributi assistenziali e previdenziali (al netto degli eventuali sgravi contributivi fruibili nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo) e del 60% della retribuzione oraria delle ore destinate alla formazione.
La misura si rivolge ai datori di lavoro privati che abbiano stipulato accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro, sottoscritti a livello aziendale o territoriale dalle associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori nazionali più rappresentative o dalle loro rappresentanze sindacali operative in azienda.
L’avviso ANPAL del 10 novembre ha modificato parzialmente le modalità di partecipazione al programma di finanziamento della formazione dei lavoratori nei casi di riorganizzazione aziendale concordata con le rappresentanze sindacali.
Le principali novità, rispetto all’edizione precedente sono due:
- gli interventi riguardano principalmente il sostegno alle imprese che affrontano cambiamenti connessi alla doppia transizione digitale ed ecologica;
- si prevede il pieno coinvolgimento dei Fondi interprofessionali, a garanzia dell’efficacia e della qualità dei percorsi formativi e la scadenza per le manifestazioni di interesse è fissata al 3 dicembre 2022.
L’avviso fissa anche le seguenti scadenze:
- 31 dicembre firma degli accordi con le rappresentanze sindacali;
- 23 febbraio termine massimo per l’invio delle domande con i progetti formativi sull’apposita piattaforma informatica MyANPAL.
I progetti formativi devono avere una durata minima per ciascun lavoratore coinvolto di 40 ore e massima di 200 ore e prevedono un contributo massimo complessivo riconoscibile per ciascuna istanza non superiore ai 10 milioni di euro.
Ogni lavoratore può chiedere una anticipazione fino al 40% del contributo concesso, previa presentazione di una fidejussione.
Per poter presentare istanza di partecipazione, gli accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro previsti dal Decreto Rilancio:
- dovranno essere sottoscritti entro i termini previsti dall’Avviso che sarà pubblicato sul sito ANPAL. A breve però lo sportello sarà riaperto;
- dovranno prevedere progetti formativi che mirino allo sviluppo delle competenze del lavoratore e che includano il numero dei lavoratori coinvolti nell’intervento e il numero di ore dell’orario di lavoro da destinare a tali percorsi;
- dovranno indicare il limite massimo delle ore da destinare allo sviluppo delle competenze;
- dovranno individuare i fabbisogni del datore di lavoro in termini di nuove o maggiori competenze e dell’adeguamento necessario per qualificare e riqualificare il lavoratore;
- potranno prevedere lo sviluppo di nuove skills con l’obiettivo d’incrementare l’occupabilità del lavoratore, anche al fine di promuovere processi di ricollocazione in altre realtà lavorative.
La presentazione dell’istanza per l’accesso al contributo del Fondo Nuove Competenze, sottoscritta dal legale rappresentante dell’azienda o da un suo delegato, anche digitalmente, deve avvenire secondo i criteri stabiliti dal bando ANPAL. Gli stessi termini valevano anche per la sottoscrizione degli accordi collettivi per la rimodulazione dell’orario di lavoro.
L’istruttoria delle istanze di contributo avverrà secondo il criterio cronologico di presentazione delle domande per cui farà fede la data e l’ora di invio della PEC nominativa all’indirizzo fondonuovecompetenze@pec.anpal.gov.it.
I percorsi per lo sviluppo delle competenze dovranno essere realizzati entro 90 giorni dall’approvazione della domanda. Nel caso d’istanza presentata dai Fondi paritetici Interprofessionali e dal Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori, il termine ultimo per realizzare i percorsi di sviluppo sarà elevato a 120 giorni.