Per i Bar e i ristoranti i dehors saranno liberi fino alla fine dell’anno.

Nel decreto aiuti-ter è spuntata la proroga fino al 31 dicembre di quest’anno della possibilità di realizzare dehors e pedane all’aperto. Il nuovo articolo inserito nel provvedimento e intitolato «ulteriori disposizioni di sostegno alle imprese», non era presente nella bozza entrata in consiglio dei ministri, ma ha trovato spazio nella versione definitiva.

Il provvedimento estende fino a fine anno «salvo disdetta dell’interessato», l’applicazione delle disposizioni decise nel 2020 per il Covid, che consentono la posa in opera temporanea su vie, piazze, strade e spazi aperti di strutture amovibili, quali dehors, elementi di arredo, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni.

Una misura che negli ultimi due anni ha dato una grossa mano ai ristoratori, soprattutto nella fase più acuta della pandemia, quando a causa delle restrizioni, non era possibile servire pranzi e cene in ambienti chiusi. La decisione è stata accolta positivamente dalle associazioni degli esercenti che ritengono la proroga un ottimo aiuto alle imprese per affrontare un periodo che si preannuncia critico, sia per l’aumento consistente dei costi, a partire da quelli dell’energia, che per l’atteso rallentamento dell’economia.

Alessandro Del Fiesco, Presidente Nazionale AsNALI, ha giudicato positivamente il decreto, sottolineando come questo sia “uno strumento in più in vista di un inverno in cui i consumi per forza di cosa subiranno una sensibile contrazione”. “Ora ci aspettiamo decisioni rapide e consistenti anche dal nuovo esecutivo”, continua Del Fiesco” chiamato ad intervenire in primis sul caro energia, principale ostacolo alla crescita economica, in secondo luogo a rinforzare il potere d’acquisto degli italiani con un piano importante di riduzione del costo del lavoro”.

Non dello stesso parere invece il Codacons. Per l’associazione dei consumatori, la proroga fino a fine anno della possibilità per bar e ristoranti di realizzare dehors e pedane all’aperto è «un abuso verso i cittadini» e, la misura, «se sarà confermata, porterà a denunce e ricorsi da parte dell’associazione».

Nel provvedimento del governo hanno trovato spazio anche i crediti di imposta per le imprese. Bar e ristoranti potranno beneficiare di uno sconto fiscale del 30 per cento sulle bollette di ottobre e di novembre. Toccherà ancora una volta al prossimo inquilino di Palazzo Chigi (e a quello del Tesoro) decidere se prorogare l’agevolazione fiscale anche per il mese di dicembre.

Toccherà ora al nuovo Parlamento occuparsi della conversione in legge del decreto e cercare di mettere d’accordo associazioni di categoria e quelle dei consumatori.

Nell’Aiuti ter la norma salva-ristoranti: tavoli all’esterno fino a dicembre
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