Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libero al nuovo decreto contro il caro dei carburanti che prevede, tra le altre misure, la nuova proroga del taglio delle accise fino all’8 luglio.
Il testo del provvedimento reca anche alcune novità. L’intervento, infatti, riguarderà anche il metano e l’iva che scende al 5%, per un costo complessivo di due miliardi di euro.
Inizialmente questa misura era stata introdotta a marzo per arginare gli aumenti dei prezzi della benzina e del diesel e doveva durare un mese ma poi è stata prorogata al 2 maggio in attesa di un decreto più corposo contro il caro energia con interventi non solo sui carburanti.
Fino all’8 luglio quindi i prezzi di benzina e diesel potranno contare su taglio di 25 centesimi al litro, mentre per il GPL la riduzione è di 8,5 centesimi di euro, che, contando anche la riduzione dell’IVA significa uno sconto pari a 30,5 centesimi al litro sul prezzo della benzina e 30 centesimi per il metano.
Nella nota diramata da Palazzo Chigi si legge che “a decorrere dal 3 maggio 2022 e fino all’8 luglio 2022, le aliquote di accisa di cui all’allegato I del testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative approvato con il decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504 e successive modificazioni, dei sotto indicati prodotti sono rideterminate nelle seguenti misure: benzina: 478,40 euro per mille litri; oli da gas o gasolio usato come carburante: 367,40 euro per mille litri; gas di petrolio liquefatti (GPL) usati come carburanti: 182,61 euro per mille chilogrammi; gas naturale usato per autotrazione: zero euro per metro cubo. Inoltre, per lo stesso periodo, l’aliquota IVA applicata al gas naturale usato per autotrazione è stabilita nella misura del 5 per cento”.
Altro aspetto importante introdotto dal decreto riguarda il monitoraggio anti-speculazione del Garante dei prezzi, che si potrà avvalere della Gdf, per eseguire controlli anti-speculazione.
Nel testo è scritto, infatti, che “al fine di prevenire il rischio di manovre speculative derivanti dalla diminuzione dell’aliquota Iva sul gas naturale usato per autotrazione trovano applicazione, in quanto compatibili, le disposizioni sui controlli da parte del garante dei prezzi e della Guardia di finanza relative al monitoraggio dell’andamento dei prezzi del predetto gas naturale praticati nell’ambito dell’intera filiera di distribuzione commerciale”.
Inoltre, nelle intenzioni del Governo ci sarebbe anche l’idea di istituire un fondo a disposizione delle aziende di trasporto locale, così da applicare sconti sul rinnovo degli abbonamenti o sui nuovi abbonamenti su autobus e treni regionali, con la finalità di incentivare molti viaggiatori a scegliere i mezzi pubblici piuttosto che l’auto.