È stato pubblicato il 22 aprile 2022 il quinto bando per i contratti di filiera del settore agroalimentare, come da Decreto firmato dal ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli lo scorso dicembre. La Misura è finanziata dal Fondo degli Investimenti Complementari al Pnrr, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ed ha una dotazione totale di 1 miliardo e 203 milioni.
I beneficiari del finanziamento saranno le imprese che concorrono direttamente alla produzione, raccolta, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e agroalimentari e le imprese che forniscono servizi e mezzi di produzione. Per beneficiare dell’agevolazione le imprese dovranno aver sottoscritto un accordo di filiera, in ambito territoriale multiregionale, finalizzato alla realizzazione di un programma integrato a carattere interprofessionale ed avente rilevanza nazionale.
L’importo totale dei costi ammissibili riconducibile ad una sola regione non può superare l’85% del totale dei costi ammissibili del Contratto di Filiera.
Sono ammessi a finanziamento
- gli investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria;
- investimenti per la trasformazione di prodotti agricoli e per la commercializzazione di prodotti agricoli;
- investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti agroalimentari;
- gli investimenti volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili effettuati da imprese di trasformazione.
Sono ammessi alle agevolazioni i contratti di filiera il cui importo complessivo degli investimenti ammissibili sia compreso tra 4 e 50 milioni di euro.
Le agevolazioni saranno concesse nella forma del contributo in conto capitale e del finanziamento agevolato, subordinate alla concessione di un finanziamento bancario. Con successi avvisi verranno destinate le ulteriori risorse ai distretti del cibo, al settore ittico e a quello forestale.
“Un’altra fondamentale progettualità del Pnrr prende forma – ha dichiarato il Ministro Patuanelli, secondo il quale “i contratti di filiera…rappresentano uno dei migliori modi per favorire l’integrazione fra i differenti soggetti delle filiere in termini di miglioramento delle relazioni organizzative, commerciali, di distribuzione del reddito e di impatto ambientale”.
“Assieme ad Agrisolare, progettualità da 1,5 miliardi di euro già in fase avanzata, e ai progetti per la resilienza del settore irriguo – continua il ministro – i contratti di filiera rappresentano un’importante occasione per l’agricoltura italiana. Il Pnrr procederà con lo sviluppo della logistica e con ulteriori misure per l’innovazione e la meccanizzazione”.
Alessandro del Fiesco, Presidente Nazionale As.N.A.L.I., sottolinea l’importanza dei contratti di filiera, osservando che “in un periodo caratterizzato dall’ incertezza, questi accordi possono favorire una distribuzione più equa del valore lungo tutta la filiera e contemporaneamente agevolare gli investimenti che mirano ad aumentare la sostenibilità ambientale e tecnologica delle imprese”.