Dal 4 marzo è possibile presentare, sul portale Invitalia, la domanda per accedere al credito d’imposta pari al 50 per cento delle spese sostenute per software e attrezzature, fino all’importo massimo di 25.000 euro. Le richieste devono essere inviate entro la scadenza del 4 aprile 2022. La misura rientra negli incentivi previsti dal DL n. 152/2021 di attuazione del PNRR e sarà accessibile anche nei prossimi anni, fino al 31 dicembre 2024.
Il bonus per il digitale nel turismo rientra tra gli Aiuti di Stato e non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi né del valore della produzione netta ai fini IRAP e non rileva ai fini del rapporto per la deducibilità delle spese e degli altri componenti negativi.
Le risorse messe in campo per il 2022 sono pari a 18 milioni di euro. In totale i fondi disponibili ammontano a 98 milioni di euro, con una riserva del 40 per cento dedicata agli interventi da realizzarsi nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
I fondi per ciascun anno sono così ripartiti:
- 18 milioni di euro 2022
- 10 milioni di euro 2023
- 10 milioni di euro 2024
- 60 milioni di euro 2025
Il bonus può essere richiesto dalle agenzie di viaggi e dai tour operator con codice ATECO 79.1, 79.11, 79.12 che hanno e mantengono per i 5 anni successivi all’ottenimento del beneficio i seguenti requisiti:
- essere regolarmente iscritti al Registro delle imprese;
- non essere in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di concordato preventivo ovvero sottoposto ad altre procedure concorsuali;
- in caso di imprese estere, avere una sede operativa in Italia già attiva presso il Registro delle imprese al momento della domanda;
- essere in regola rispetto alla verifica della regolarità contributiva (DURC) ovvero non essere obbligato alla regolarità contributiva;
- essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse secondo la legislazione italiana.
Gli interventi per cui si può richiedere il credito d’imposta riguardano:
- impianti wi-fi, solo a condizione che l’esercizio metta a disposizione dei propri clienti un servizio gratuito con velocità di connessione pari ad almeno 1 Megabit/s in download;
- siti web ottimizzati per il sistema mobile;
- programmi e sistemi informatici per la vendita diretta di servizi e pernottamenti;
- spazi e pubblicità per la promozione e commercializzazione di servizi e pernottamenti turistici sui siti e piattaforme informatiche specializzate;
- servizi di consulenza per la comunicazione e il marketing digitale;
- strumenti per la promozione digitale di proposte e offerte innovative in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità;
- servizi relativi alla formazione del titolare o del personale dipendente in relazione ai punti evidenziati.
Non possono essere inclusi, invece, i costi relativi alla intermediazione commerciale.
Gli interventi oggetto dell’agevolazione devono essere realizzati presso una sede operativa in Italia in un arco temporale di 12 mesi, prorogabili fino a 18, e devono essere basati su una scheda progetto dettagliata e accompagnata da una relazione tecnica.
Entro i 60 giorni successivi alla presentazione della domanda, il Ministero del turismo procede alla concessione del credito d’imposta sulla base dell’ordine cronologico di ricezione delle domande.
Dopodiché i soggetti beneficiari possono presentare richiesta di autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta.
La richiesta e i relativi allegati devono essere firmati digitalmente dal legale rappresentante del soggetto beneficiario che dovrà essere in possesso di una casella di posta elettronica certificata (PEC).
Tutti i dettagli e le istruzioni sulla presentazione della domanda per ottenere il bonus digitalizzazione 2022 sono contenuti nell’avviso pubblico del ministero del Turismo datato 18 febbraio 2022.