A ottobre si stima una crescita congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le importazioni (+2,8%) che per le esportazioni (+1,5%). L’aumento su base mensile dell’export è dovuto all’incremento delle vendite verso entrambe le aree, Ue (+1,4%) ed extra Ue (+1,6%). Lo ha reso noto l’Istat, precisando che nel trimestre agosto-ottobre 2021, rispetto al precedente, l’export cresce del 2,4%, l’import del 6,6%.

Sempre a ottobre, l’export aumenta su base annua del 7,4%; la crescita è più sostenuta verso l’area Ue (+10,6%) rispetto ai mercati extra Ue (+4%). L’import registra un incremento tendenziale più marcato (+19,4%), che interessa sia l’area Ue (+12,3%) sia, in misura molto marcata, l’area extra Ue (+30,1%).

Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano prodotti petroliferi raffinati (con una crescita del 128,4%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+8,7%), articoli sportivi, giochi, strumenti musicali e altri prodotti n.c.a. (+25,1%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+12,3%) e sostanze e prodotti chimici (+13,0%). Sono in calo le vendite di autoveicoli (-23,3%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-11%) e, in misura minore, macchinari e apparecchi n.c.a. (-0,3%).

Su base annua, i paesi che forniscono i contributi maggiori all’incremento dell’export nazionale sono Germania (con un aumento del 9,9%), Belgio (+32,6%), Paesi Bassi (+31,9%), Francia (+5,2%) e Spagna (+10,5%), mentre si registrano flessioni delle vendite verso Svizzera (-13,6%), Regno Unito (-4,8%), Russia (-12,9%) e paesi MERCOSUR (-4%).

Nei primi dieci mesi del 2021, la crescita tendenziale delle esportazioni (+18,6%) è dovuta in particolare all’aumento delle vendite di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+28,3%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+16,7%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+21,2%) e sostanze e prodotti chimici (+18%).

La stima del saldo commerciale a ottobre 2021 è pari a +3.888 milioni di euro (era +7.587 a ottobre 2020). Al netto dei prodotti energetici il saldo è pari a +8.141 milioni (era +9.349 a ottobre dello scorso anno).

Nel mese di ottobre i prezzi all’importazione crescono del 2,8% su base mensile e del 15,3% su base annua.

Dopo la battuta d’arresto di settembre, a ottobre l’export torna a crescere su base mensile trainato in particolare dalle vendite di beni di consumo non durevoli. Nella media degli ultimi tre mesi, la dinamica congiunturale è positiva. Su base annua, la crescita dell’export – sostenuta soprattutto dal commercio con i paesi dell’area Ue – interessa tutti i settori, a esclusione di autoveicoli, altri mezzi di trasporto e macchinari. Le vendite di prodotti della raffinazione e metalli spiegano oltre un terzo dell’aumento tendenziale delle esportazioni. L’incremento su base annua dell’import è in larga misura dovuto ai maggiori acquisti di petrolio greggio, gas naturale, metalli e prodotti chimici. I prezzi all’import proseguono la crescita ininterrotta da settembre 2020 e continuano ad accelerare su base annua (+15,3%, da +12,6% di settembre), spinti principalmente dai rialzi dei prezzi dei prodotti.

Commercio estero: a ottobre crescono sia import che export
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