Il Consiglio di amministrazione della società Cdp ha approvato a Roma lo scorso 25 novembre, il proprio piano strategico 2022-24 il cui obiettivo è favorire lo sviluppo sostenibile del paese, realizzando un significativo impatto economico, sociale e ambientale.
Il Piano Strategico di CDP si interseca con il PNRR, proprio per cercare di superare le debolezze che caratterizzano il paese, dal basso livello di investimenti nella ricerca alla limitata capacità di spesa dei fondi UE.
Partendo dall’analisi del contesto globale ed italiano nell’era post-Covid, il Piano Strategico CDP 2022-2024 individua quattro sfide da affrontare per rilanciare l’economia italiana nel prossimo triennio:
- cambiamento climatico;
- crescita inclusiva;
- sostegno alle filiere produttive;
- innovazione e digitalizzazione.
Partendo da queste quattro sfide, vengono poi programmati 10 campi di intervento, la cui realizzazione si basa su tre pilastri trasformativi:
- attività di analisi strategica e settoriale, centrata sull’ individuazione dei ritardi da colmare e sulle best practice internazionali per l’adozione di specifiche politiche di finanziamento e investimento;
- rafforzamento dell’advisory e della gestione di fondi pubblici, nazionali ed europei, soprattutto a beneficio della pubblica amministrazione (PA);
- il ruolo di CDP come Istituto di Promozione e Sviluppo attraverso l’offerta di strumenti finanziari a disposizione di imprese con una forte azione rivolta alla cooperazione internazionale.
Nell’ambito del primo pilastro CDP intende creare anche dei Competence Center specializzati per aree tematiche:
- sviluppo e rigenerazione urbana;
- risorse naturali energia e ambiente;
- trasporti;
- infrastrutture sociali;
- innovazione e digitalizzazione.
Per quanto riguarda il secondo pilastro, invece, CDP intende aiutare imprese e amministrazioni pubbliche nell’accesso ai fondi e nella gestione delle risorse intervenendo anche in fase di pianificazione degli investimenti.
Nel prossimo triennio Cassa Depositi e Prestiti impegnerà risorse per 65 miliardi di euro (+5% sul periodo precedente), attirando 63 miliardi da terzi (+27%), attivando nel complesso investimenti per 128 miliardi (+14%).
Con il Piano Strategico 2022-2024 verrà adottata una nuova logica di gestione delle partecipazioni e degli interventi. Da una parte quelle considerate strategiche, dove Cdp manterrà un ruolo di azionista stabile a presidio di infrastrutture o asset rilevanti per il Paese; dall’altra gli interventi di scopo, dove l’impegno è finalizzato alla crescita o alla stabilizzazione di imprese in settori chiave, ma con logiche di uscita e di rotazione di capitale.
In questo ambito l’operatività si dovrà basare sul principio del crowding-in, cioè sulla capacità di attrarre risorse da altri investitori.
Infine, oltre a proseguire il suo impegno nel settore del turismo, Cdp punterà su Social, Senior e Student housing, con l’obiettivo di realizzare un forte impatto sul territorio grazie alla partnership con le Fondazioni di origine bancaria, con le quali la collaborazione potrà riguardare anche i progetti di rigenerazione urbana, con particolare attenzione al Sud Italia.