Il Consiglio dei ministri il 23 settembre ha approvato un decreto che punta a mitigare il caro bollette annunciato per ottobre. Il vertice, convocato dal premier Mario Draghi, ha chiuso un cerchio che si era aperto con l’annuncio dei rincari da parte del ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nelle scorse settimane cui hanno fatto seguito reazioni tra i cittadini e nel mondo politico che hanno portato inevitabilmente il governo a studiare possibili soluzioni, per far in modo che l’aumento del costo delle forniture di gas ed energia elettrica non finisca in bolletta e pesi su famiglie e imprese.

Il decreto contro il caro-bollette prevede un set di interventi attivi nell’ultimo trimestre del 2021 con un occhio di riguardo, alle fasce meno abbienti. Per gli oltre 3 milioni di persone che beneficiano del “bonus energia”, tra cui rientrano nuclei che hanno un Isee inferiore a 8.265 euro annui, famiglie numerose (Isee 20.000 euro annui con almeno 4 figli), percettori di reddito o pensione di cittadinanza e utenti in gravi condizioni di salute, sono tendenzialmente azzerati gli effetti del futuro aumento della bolletta.

 Sono previsti comunque vantaggi per tutti: per circa 6 milioni di piccolissime e piccole imprese con utenze in bassa tensione per 26 milioni di utenze domestiche fino a 16,5 kw vengono azzerate le aliquote relative agli oneri generali di sistema.

Quanto al gas per circa 2,5 milioni di persone che beneficiano del “bonus sociale gas” sono tendenzialmente azzerati gli effetti sulle bollette e per tutti gli altri utenti l’Iva, oggi prevista al 10% e al 22% a seconda del consumo, è portata al 5%.

Le risorse messe in capo ammontano a 3 miliardi (ne aveva messo già uno sul piatto) per abbassare la spesa che dovranno affrontare famiglie e PMI. L’aumento delle bollette di luce e gas sarà quindi inferiore al +40% inizialmente preventivato, ma per sapere con esattezza l’entità degli incrementi bisognerà aspettare la fine del mese, quando saranno fissate le tariffe.

Nel dettaglio si tratta di due miliardi per eliminare gli oneri generali di sistema nel settore elettrico e di 480 milioni per ridurre gli oneri generali sulla bolletta del gas metano e altri 450 milioni per rafforzare il bonus sociale evitando così stangate per le famiglie più in difficoltà.

Gli oneri di sistema sulla bolletta della luce saranno compensati per 700 milioni con il ricavato delle aste di CO2 e con il trasferimento di 1,3 miliardi alla Cassa per i servizi energetici e ambientali.

Il decreto con i fondi anti-rincari è stato già approvato per permettere all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) di definire in tempo le tariffe di luce e gas già per il trimestre ottobre-dicembre.

Decreto anti-stangata: 3 miliardi per bloccare i rincari
Tag:                                     

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *