Volume d’affari in calo del 2% rispetto al 2020 con un boom del turismo a chilometro zero e una decisa riduzione dei soggiorni all’estero.
Il bilancio del turismo estivo tracciato da Coldiretti/Ixè mostra una sostanziale stabilità rispetto allo scorso anno (-2%) con l’emergenza Covid ancora determinante per il contenimento del budget.
I dati evidenziano il boom delle vacanze a chilometri zero, con quasi un italiano su 3 (32%) che ha scelto una meta vicino casa, all’interno della propria regione di residenza. Determinanti in tal senso le limitazioni poste dalla pandemia con la chiusura delle discoteche e il vincolo del Green pass per l’accesso a gran parte degli svaghi estivi.
I 33,5 milioni di italiani che sono andati in vacanza hanno speso 582 euro a testa per ferie dalla durata media di nove giorni. Per quasi la metà dei viaggiatori (44%) la spesa per persona è al di sotto dei 500 euro, mentre la stessa percentuale (44%) ha speso tra i 500 e i mille euro e percentuali più ridotte superano questo limite.
Con la riapertura totale della ristorazione dopo il lungo periodo di lockdown, si è assistito a un ritorno in grande stile dei consumi alimentari fuori casa. Il 65% degli italiani in viaggio ha scelto di mangiare principalmente in ristoranti, trattorie, pizzerie, agriturismi, pub o fast food. Il cibo nell’estate 2021 si configura così come la voce principale del budget delle famiglie in vacanza: circa un terzo della spesa complessiva.
Tra le destinazioni se la spiaggia resta la meta preferita, cresce il turismo in montagna e quello di prossimità con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane, mentre crollano le presenze nelle città. Nella classifica delle preferenze c’è anche il turismo plein air in campeggi con i camper.