Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha pubblicato una dichiarazione che illustra la sua nuova strategia di politica monetaria, che rappresenta l’esito del riesame approfondito avviato nel gennaio 2020.
Viene stabilito l’obiettivo di inflazione simmetrico del 2% a medio termine, nel senso che scostamenti negativi e positivi dell’inflazione dall’obiettivo sono ugualmente inopportuni. Quando l’economia opera in prossimità del limite inferiore per i tassi di interesse nominali, è necessaria un’azione di politica monetaria particolarmente incisiva o persistente per evitare che le deviazioni negative dall’obiettivo di inflazione si radichino. Ciò inoltre può comportare un periodo transitorio in cui l’inflazione si colloca su un livello moderatamente al di sopra dell’obiettivo.
Confermato inoltre lo IAPC (Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo) quale misura più adeguata per la valutazione della stabilità dei prezzi con l’inclusione nel corso del tempo delle abitazioni occupate dai proprietari al fine di integrare l’insieme di indicatori più ampi di cui si avvale in modo da rappresentare al meglio l’inflazione rilevante per le famiglie.
Il Consiglio direttivo ha confermato altresì che l’insieme dei tassi di interesse della BCE continua a essere il principale strumento di politica monetaria. Le indicazioni prospettiche sui tassi (forward guidance), gli acquisti di attività e le operazioni di rifinanziamento a più lungo termine, che negli ultimi dieci anni hanno contribuito ad attenuare i vincoli generati dal limite inferiore per i tassi di interesse nominali, rimangono parte integrante dello strumentario della BCE, da utilizzare ove opportuno.
Christine Lagarde, Presidente della BCE, si è detta soddisfatta della nuova strategia di politica monetaria che “rappresenta una base solida che ci guiderà nella conduzione della politica monetaria negli anni a venire”.
La prima riunione periodica di politica monetaria, che darà applicazione alla nuova strategia, sarà tenuta il 22 luglio 2021 e la sua adeguatezza sarà valutata ad intervalli regolari a partire dal 2025.