Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha lanciato la proposta di concedere l’anticipo pensionistico per la parte contributiva a 62-63 anni, mentre la quota retributiva la si otterrebbe a 67 anni.
L’ottica in cui viene avanzata la proposta è quella di iniziare ad introdurre un regime di flessibilità strutturale del pensionamento, collegata al metodo contributivo.
Secondo il presidente nel breve periodo bisognerebbe:
- consentire un’uscita con requisiti meno stringenti;
- introdurre requisiti più bassi per chi fa lavori usuranti;
- tenere conto dell’aspettativa di vita diversa per i diversi lavori;
- abbassare a 2,5 il coefficiente (oggi a 2,8) rispetto alla pensione minima con 64 anni di età;
- estendere l’Ape sociale, al momento prorogato solo fino al 2021.
Tridico ha anche proposto un pensionamento anticipato sperimentale nel periodo post-pandemico per i cosiddetti “lavoratori fragili” e ha rilanciato l’idea della staffetta generazionale come possibilità riconosciuta dal Jobs Act alle imprese di ridurre, attraverso accordi aziendali collettivi, l’orario di lavoro dei lavoratori più anziani al fine di espandere a tempo indeterminato la forza lavoro. Tale ipotesi contrattuale potrebbe essere estesa anche alle aziende al di sotto dei 250 lavoratori.