Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Europea il Regolamento di InvestEU, approvato lo scorso 9 marzo che, attraverso le risorse del bilancio europeo 2021-27 e di Next Generation EU di cui fa parte, riunirà tutti gli strumenti finanziari UE con 26 miliardi di euro accantonati come garanzia nel bilancio e 372 miliardi disponibili per gli investimenti.
Il programma nasce con la finalità di rendere più efficiente e più flessibile il finanziamento dell’UE a progetti di investimento in Europa da parte di soggetti economici che presentano un profilo di rischio del quale i finanziatori privati non potrebbero farsi carico.
I progetti finanziabili coinvolgono 4 settori:
- infrastrutture sostenibili con 9,9 miliardi;
- ricerca, innovazione e digitalizzazione con 6,6 miliardi;
- piccole e medie imprese con 6,9 miliardi;
- investimenti sociali e competenze con 2,8 miliardi.
Aspetto importante di Invest EU è l’attenzione per il raggiungimento della neutralità climatica e per la “transizione giusta” cui è dedicato il 30% delle risorse. Lo strumento UE sostiene infatti l’uscita dalla dipendenza dai combustibili fossili nelle regioni europee che più ne dipendono.
Quanto al funzionamento del programma, il quadro della governance di InvestEU è composto da tre elementi:
- il comitato direttivo, che rappresenta la guida strategica e operativa del programma;
- il comitato consultivo, con il compito di fornire consulenza sulla progettazione di prodotti finanziari oltre che su sviluppi e fallimenti del mercato e situazioni di investimento non ottimali;
- il comitato per gli investimenti, incaricato di approvare l’utilizzo della garanzia dell’UE per le operazioni di finanziamento e di investimento.
InvestEU prevede inoltre un polo di consulenza, l’Advisory Hub, dedito a semplificare il ricorso alle opportunità di finanziamento per i beneficiari finali e garantire uno sportello unico per i promotori dei progetti e gli intermediari finanziari.
Va sottolineato, che il sostegno di InvestEU potrà essere concesso in forma di prestiti, garanzie ed equity ma non di sovvenzione. I beneficiari finali potranno ottenerlo sia direttamente dagli implementing partners – BEI, FEI, istituti di promozione nazionale, ecc… – che tramite intermediari finanziari come banche e fondi di venture capital.
Questi, al fine di garantire la continuità con gli altri strumenti finanziari già in essere, possono già sostenere le aziende, previa approvazione da parte del Comitato per gli investimenti, in quanto il regolamento si applica a decorrere dal 1° gennaio 2021.