E’ stato prorogato fino al 31 dicembre 2021 il credito d’imposta per sostenere la quotazione delle pmi sui mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno stato membro dell’Unione europea o dello spazio economico europeo.
A fare il punto delle novità è il MISE, che con il comunicato stampa del 24 febbraio 2021 detta i tempi per la presentazione delle domande di accesso al credito d’imposta.
Introdotta inizialmente dalla Legge di Bilancio 2018 e prorogata dalla Legge di Bilancio 2021, l’agevolazione si pone l’obiettivo di rafforzare la patrimonializzazione delle pmi, favorendone la crescita anche in termini organizzativi e gestionali.
La misura prevede una dotazione finanziaria di 30 milioni di euro grazie alla quale le imprese potranno usufruire di un credito d’imposta pari al 50% delle spese di consulenza sostenute, fino a un massimo di 500.000 euro.
L’istanza dovrà essere presentata in modalità telematica all’indirizzo PEC dgpicpmi.div05@pec.mise.gov.it,
rispettando le seguenti scadenze:
- fino al 31 marzo 2021 le domande relative ai costi sostenuti entro il 31 dicembre 2020;
- dal 1 ottobre 2021 al 31 marzo 2022 quelle relative ai costi sostenuti entro il 31 dicembre 2021.
Le domande inoltre, dovranno contenere i seguenti dati:
- gli elementi identificativi dell’impresa;
- l’ammontare dei costi sostenuti per l’ammissione alla quotazione;
- la delibera di avvenuta ammissione alla quotazione adottata dal soggetto gestore del mercato regolamentato o del sistema multilaterale di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo;
- l’ammontare del credito d’imposta richiesto;
- la dichiarazione sostitutiva resa ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, con l’indicazione dei codici fiscali di tutti i soggetti sottoposti alla verifica antimafia di cui all’articolo 85 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159.
Entro i 30 giorni successivi al termine per l’invio delle domande il MISE, determina l’ammontare del credito d’imposta spettante la cui percentuale massima concedibile può essere riparametrata in relazione all’ammontare dei crediti d’imposta richiesti.